mercoledì 10 ottobre 2012
– E insomma, oltre la casa vorrei vendere anche i mobili. Lei che dice?
– …
– Beh cos’è quella faccia? Sono mobili buoni, tutta radica eh, mia mamma li ha pagati un occhio.
– Sì, nel 1950.
– Cosa c’entra, sono in perfetto stato.
– Si ma, mi perdoni la franchezza, fanno cagare. Lei se li metterebbe in casa?
– No…
– E allora, su.
– Ma forse, trovando un appassionato…
– No.
Lo ammetto sono stato un po’ tranchant ma ragazzi, erano davvero immondi. Già la casa non era una meraviglia, trovare uno che se ne innamorasse e che fosse allo stesso tempo appassionato di mobili brutti, e disposto a pagarli pure, sarebbe stata una anomalia statistica sulla quale non mi andava di scommettere neanche i pelucchi che avevo nelle tasche dei jeans.
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